Che differenza c'è tra counselor, psicologo, psichiatra e psicoterapeuta?
Spesso si fa molta confusione tra queste figure professionali, principalmente per il fatto che a volte gli ambiti di intervento si sovrappongono, inquadrandosi tutti nel campo delle relazioni di aiuto. Piuttosto che definire le differenze basandole sulle situazioni trattate da questi professionisti, modalità che non può che creare forzature, credo che l’unico modo di chiarire i vari profili sia quello di esplicitarne i percorsi formativi.
Quanto dura una psicoterapia?
La durata di una psicoterapia varia in base alle caratteristiche della situazione specifica. Spesso il percorso si chiarisce strada facendo, così come la richiesta di aiuto può spostarsi dalla risoluzione di un sintomo alla volontà di approfondire un percorso di consapevolezza. Altre volte durante le sedute intervengono eventi non previsti che cambiano lo scenario in corsa, insomma non è possibile definire a priori il tempo che ci vorrà a concludere il percorso. Sarebbe come chiedere: quanto tempo ci vuole ad andare da Roma a Milano? Chiaramente non si può rispondere senza avere ulteriori informazioni, come quale mezzo di trasporto si intende utilizzare, lo stato delle strade, eventuali previsioni di scioperi, tappe intermedie, etc. Così per la psicoterapia è importante tener conto del tempo che ci vuole, per quella determinata persona, considerato il suo ritmo, le condizioni della strada che sta percorrendo, i mezzi di trasporto che ha a disposizione, eventi esterni che possono influenzare il viaggio. Tutti fattori che non abbiamo modo di conoscere se non iniziamo a metterci in cammino.
Come scegliere lo psicoterapeuta?
I fattori da valutare sono molteplici e sicuramente può aiutare informarsi sull’approccio del professionista, per considerare quello che, almeno sulla carta, sembra più nelle vostre corde, e sul costo delle sedute, per assicurarsi di poter essere costanti nella partecipazione.
Detto questo, al di là di ogni scuola teorica e di ogni costo, lo psicoterapeuta è una persona, e l’unico modo per sapere se quella persona può accogliere i vostri vissuti è quello di incontrarla e di fidarvi del vostro sentire, durante i primi colloqui. I certificati, le recensioni, i contenuti che potrete leggere, le immagini, potranno darvi una prima impressione, ma le sensazioni che proverete durante i primi incontri nasceranno dall’unione delle vostre parole con quella specifica modalità di ascolto e solo voi potrete registrare l’effetto che vi fa, se vi sentite a vostro agio.
E come vi sentite in terapia è importantissimo, quanto è importante la comodità di un paio di scarpe quando state per intraprendere una lunga camminata, su terreni che potranno essere accidentati.
Detto questo, al di là di ogni scuola teorica e di ogni costo, lo psicoterapeuta è una persona, e l’unico modo per sapere se quella persona può accogliere i vostri vissuti è quello di incontrarla e di fidarvi del vostro sentire, durante i primi colloqui. I certificati, le recensioni, i contenuti che potrete leggere, le immagini, potranno darvi una prima impressione, ma le sensazioni che proverete durante i primi incontri nasceranno dall’unione delle vostre parole con quella specifica modalità di ascolto e solo voi potrete registrare l’effetto che vi fa, se vi sentite a vostro agio.
E come vi sentite in terapia è importantissimo, quanto è importante la comodità di un paio di scarpe quando state per intraprendere una lunga camminata, su terreni che potranno essere accidentati.
Che cosa è un analista del comportamento?
Un Analista del Comportamento Certificato è un professionista, in possesso di una laurea magistrale, che ha completato un Master di II livello in Analisi del Comportamento (A.B.A., Applied Behavior Analysis), svolto un tirocinio supervisionato e superato un esame di idoneità riconosciuto da ABAI, l’Associazione Internazionale degli Analisti del Comportamento. Il professionista ha l’obbligo di mantenere tale certificazione attraverso una formazione continua che garantisca l’aggiornamento rispetto alle ultime ricerche pubblicate nella letteratura scientifica. Tale obbligo si traduce in un insieme di crediti formativi (CEUs) ottenuti attraverso la partecipazione a meetings, workshops e convegni.