“Se abbiamo come obiettivo la vita, intesa come immergersi in ogni momento e prenderne tutto quello che possiamo, se percorriamo con coraggio ogni sentiero che ci sembra di valore per noi, mantenendo la disponibilità a lasciare andare, se ci accorgiamo che non è una strada percorribile, allora staremo in equilibrio su tutte le prove che arriveranno.”
In equilibrio sulla crisi
Il desiderio principale di ognuno di noi è quello di raggiungere una condizione di benessere, su questo si basano quasi tutti gli spot pubblicitari in cui ci troviamo immersi. Questa condizione ce la immaginiamo come uno spazio di pace, in cui siamo totalmente sereni, immersi nella natura che più ci aggrada, o nel caos che più ci piace, pervasi da un sentimento di piacere, felici insomma. E’ quello che ci hanno promesso da piccoli con le fiabe: “… e vissero felici per sempre.” Ora ci sono un po’ di questioni che rendono questo desiderio pressoché irrealizzabile, a meno che non puntiamo passare il resto della nostra esistenza come se fossimo morti. Innanzitutto gli stimoli dal mondo che abbiamo intorno cambiano in continuazione, in nessuna situazione in natura c’è qualcosa che resta uguale a se stesso nel tempo, persino gli elementi inorganici vengono modificati dagli agenti atmosferici. E se riuscissimo ad immergerci in un fantomatico mondo statico, perfetto, proprio come lo desideriamo ora? Arriverebbe la seconda cattiva notizia, anche se fuori tutto resta uguale, il nostro desiderio cambia dentro, perché ci abituiamo a quello che abbiamo intorno ed iniziamo a desiderare qualcos’altro. Insomma questa pace paradisiaca che tanto agogniamo non esiste, se non, ed è tutto da dimostrare, nel Paradiso.
Quindi, augurandoci di passare il maggior tempo possibile su questa terra, bisogna inventarsi qualcosa di diverso per raggiungere questo benessere.
Ancora una volta mi piace osservare la natura per immaginare come potersi sentire in pace. Normalmente le piante ci regalano un senso di serenità, per cui proviamo ad osservare come si comportano loro. Un albero cambia continuamente, affronta freddo, caldo, caduta delle foglie, siccità, alluvioni, fioriture, perdita dei frutti… semplicemente continuando a stare, modificando la propria attività in base alle condizioni momentanee che si trova a vivere. Voi mi direte, sì va bene… ma un albero non è detto che provi benessere… giusto, ma di fatto non si perde d’animo nemmeno se gli tagliamo la testa, quindi ha una forza a cui io aspiro volentieri!
Se impariamo a muoverci seguendo le onde della nostra vita, se impariamo a cambiare strada quando incontriamo dei muri, ad essere disponibili a cambiare meta se ne individuiamo un’altra sul cammino, se abbiamo come obiettivo la vita, intesa come immergersi in ogni momento e prenderne tutto quello che possiamo, se percorriamo con coraggio ogni sentiero che ci sembra di valore per noi, mantenendo la disponibilità a lasciare andare, se ci accorgiamo che non è una strada percorribile, allora staremo in equilibrio su tutte le prove che arriveranno. Ognuno di noi può farlo, ognuno di noi può tuffarsi nella crisi per andare oltre, intendendo per crisi un momento prezioso in cui possiamo scegliere la direzione, o possiamo scegliere di cambiarla. E ci saranno i momenti di fioritura, come ci saranno quelli in cui perderemo le foglie, ma conserveremo sempre un certo fascino.